L'Associazione "Abbatia Sancti Salvatoris de Septimo"
("Amici della Badia di Settimo"), costituita il 17 ottobre
1996 (registrata a Firenze il 9 maggio 1997 al n° 533), nel
Registro Regionale del Volontariato dal 26 settembre 1997 con il
n° 46, ha per suo principale scopo quello della conservazione
e valorizzazione dell'Abbazia di San Salvatore e San Lorenzo a Settimo,
struttura millenaria, dal 1783 divisa dalle soppressioni del Granduca
di Toscana Pietro Leopoldo in una parte ecclesiastica, quella in
cui l'Associazione ha sede e di cui si "occupa" al momento,
e una parte privata.
Dalla sua fondazione ha svolto una funzione "aggregatrice"
per i vari problemi della Piana, promuovendo dibattiti, occasioni
d'incontro e di "crescita" della popolazione con conferenze,
concerti, spettacoli teatrali. Nei giorni 23-24 aprile 1999 ha organizzato
un convegno di studi dal titolo "Alle radici della rinascita
europea: i nuovi germogli del seme benedettino nel passaggio tra
primo e secondo millennio (secc.X-XII)", che ha coinvolto numerosi
ed autorevoli studiosi di tutta Italia e di cui sono in stampa gli
Atti.
Nel corso del 1999, del 2000 e del 2001 ha preso contatti con le
scuole del luogo per progetti didattici ed ha effettuato numerose
visite guidate al complesso abbaziale, volte sia alle scuole, sia
a gruppi esterni, sia alla terza età.
Conta attualmente circa 200 associati.
Membri dell'Università di Firenze che fanno parte dell'Associazione
hanno offerto ed offrono il loro supporto scientifico ai restauri
dei vari ambienti (è stato ultimato nel marzo 2001 quello
del cosiddetto refettorio dell'Abate), finanziati per la maggior
parte dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dalla Provincia di
Firenze e dalla Parrocchia e sono punto di forza nell'allestimento
del Centro Studi con biblioteca che sta per vedere la luce
nei locali dell'Abbazia.
Tale Centro, che si preferisce chiamare Centro di valorizzazione
ed incremento del sapere, per il soddisfacimento delle cui esigenze
sono in corso di ultimazione alcuni rapidi restauri ai contenitori
architettonici, prevede:
1) l'acquisizione ed il riordino di un primo - già individuato
e disponibile - cospicuo nucleo di materiale librario e fotografico,
nonché di schedature bibliografiche, trascrizioni d'archivio
ed altri elaborati inediti relativi in primo luogo specificamente
tanto al monastero di San Salvatore a Settimo, il suo territorio,
i suoi possessi e le sue dipendenze storici da qualsiasi punto di
vista (spirituale, culturale, artistico, economico, sociale, politico,
ambientale, di vita materiale ecc.), quanto al Medioevo in generale,
alla storia della Chiesa e del monachesimo, alla storia dei mestieri
e della loro organizzazione soprattutto nei secoli V-XVI;
2) una presenza qualificata di riferimento per l'intera Piana di
Settimo, costantemente attiva e aperta, che:
a) coinvolga la popolazione locale per fasce
d'età o d'interessi; soprattutto guidi le generazioni
più giovani a saper acquisire conoscenze (o studiare)
per sé e per gli altri, sfruttando appositi corsi, sul
perché, il come, il quando ed il cosa valga la pena recuperare
e tramandare;
b) organizzi incontri, conferenze, convegni, mostre didattiche
(fotografiche e di manufatti);
c) promuova corsi d'aggiornamento per insegnanti e ricerche
per ogni grado di scuola;
d) provveda ad un costante arricchimento ed aggiornamento degli
strumenti librari, archivistici e fotografici utili agli ambiti
di ricerca privilegiati;
e) realizzi un percorso museale che entro gli ambienti storici
già disponibili del monastero valorizzi gli oggetti (oreficerie,
legni, un codice miniato, reperti di scavo ceramici, vitrei
e metallici ecc.) presenti in loco;
f) pubblichi i risultati delle ricerche stesse. |
Soci Fondatori:
Don Carlo Maurizi
Giovanni Cherubini
Marco Nozzoli
Alessandro Guidotti
Claudio Leonardi
Sergio Corsucci
Divo Savelli
Guido Vannini
Andrea Falaschi
Egidio Viti
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